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Nodo Italia Norte

Miembros y líneas de investigación

1. Giuseppe De Luca
Coordinador

giuseppe.deluca@unimi.it

2. Stefano d’Amico

stefano.damico@ttu.edu

3. Cinzia Cremonini

cinzia.cremonini@unicatt.it

4. Elena Riva

elena.riva@unicatt.it

5. Giovanni Vittorio Signorotto

gvsignorotto@gmail.com

6. Francesca Mattei

francesca.mattei@uniroma3.it

Misión

Il Nodo Italia Norte intende indirizzare la propria attività di ricerca e di coordinamento scientifico in una direzione comparativa che recuperi, all’interno dei diversi territori della dominazione degli Austrias, gli elementi comuni di path-dependence che ne hanno influenzato sul lungo periodo il percorso di modernizzazione economica e sociale.

La chiave di interpretazione è che, proprio durante l’età spagnola, in alcune di queste aree si sia radicata una ‘matrice economica (un virtuoso rapporto tra sistema finanziario ed economia reale, ad esempio), sociale e istituzionale (forme di organizzazione autorefenziali propedeutiche all’imprenditorialità)’ simile, che può spiegare il loro specifico modello di sviluppo economico e sociale realizzatosi nel XIX e XX secolo.

Lo smantellamento di due incombenti idola storiografici – quali la decadenza indotta dalla dominazione spagnola e l’unicità del percorso di sviluppo – sta rimettendo in discussione i risultati dell’unico lavoro storico economico, risalente alla prima metà degli anni ’70 del XX secolo, che metteva a confronto i percorsi dell’Italia e dell’Olanda durante la prima età moderna appunto nella prospettiva di «failed transitions to modern industrial society». Liberato quindi il campo dalla tendenza a curvare l’intera vicenda della vita materiale per spiegare il miracolo, l’evento di iniziazione alla modernità costituito dallo sviluppo industriale, l’attivirà del Nodo intende approfondire e guardare alle vicende economiche e sociali delle diverse aree, regioni e frontiere dell’Impero spagnolo nell’ottica dei «nascosti canali» e delle «tradizioni riemergenti» che, parlando della Lombardia, Luciano Cafagna, sulla scorta di Carlo Cattaneo, aveva colto, sotto il profilo agricolo, tra i secoli del rinascimento economico e quelli dell’industrializzazione, al di sotto dell’età del declino relativo imputato e coincidente con la dominazione spagnola.

L’obiettivo è quindi, oltre quello di colmare le ancora numerose lacune di conoscenza empirica della realtà economica e sociale delle aree in oggetto, di vedere se la fisionomia economica, sociale, istituzionale e culturale che vi si definisce durante l’epoca spagnola sia legata e in qualche modo responsabile di un loro peculiare percorso di industrializzazione, caratterizzato da un tempo lungo (che inizia, per alcuni casi, nei primi dell’Ottocento), da iniziative autopropulsive e da un assetto prevalentemente informale e autorefenziale delle istituzioni economiche; si tratta di capire se si definisca un’infrastruttura istituzionale in senso lato – fatta di istituzioni formali e informali, soluzioni ibride fra le due, autonomie governative propedeutiche all’imprenditorialità, una razionalità amministrativa con priorità diverse, in sostanza un insieme di regole, norme e organizzazioni capaci di generare ‘comportamenti regolari’ –favorevole alla modernizzazione economica successiva e la cui genealogia riconduca al periodo.

I membri del nodo, oltre ad aver partecipato collettivamente a diversi progetti di ricerca (il più recente dei quali ha portato all’organizzazione del panel «Success and Splendor in the Shadow of the Spanish Monarchy: The State of Milan in the Age of the Austrias (1535-1706)» , The Renaissance Society of America, Annual Conference, Berlin, 26-29 March 2015) sidedicanoall’analisidegliaspettieconomici, sociali, culturali e politico-istituzionalidellaLombardiaspagnola.

In particolare sotto il profilo economico si sono avviate ricerche sulle reti di credito milanesi della seconda metà del Seicento, sulla finanza locale delle comunità lombarde come collante socio-politico, sui processi culturali di adozione di nuovi paradigmi moentari, e sulla riconversione organizzativa di fine Seicento. Altri studi riguardano la ricostruzione proposografica della classe dirigente in relazione alla loro schieramnto politico. Più in generale, si sta realizzando un’approfondita analisi storiografica dell’evoluzione delle interpretazioni che sulla dominazione spagnola sis ono succedute a partire dall’età dei Lumi.

Il nodo si avvale anche delle sinergie di ricerca e di collaborazione che si instaurano con il Centro interuniversitario di ricerca per la storia finanziaria italiana (CIRSFI), che riunisce studiosi di oltre 15 atenei italiani impegnati su alcuni temi (finanza pubblica, finanza locale) comuni a quelli del Nodo Italia Norte.